AGRICOLTURA

L’agricoltura in Alta Valle Scrivia

L’attività agricola ha rappresentato per secoli l’occupazione principale della popolazione dell’Oltregiogo. Si coltivavano granoavena, frumentoneortaggi, castagne e in alcuni paesi anche un pò di uva dalla quale si ricavava un vino particolare ormai perduto.
boschi cedui non venivano trascurati perchè i contadini ricavavano da alberi e sterpaglie la legna da ardere.
Le tecniche di produzione dei contadini, che da sempre hanno a disposizione terreni difficili, da trasformare in fascia, evocano storie e consuetudini da tramandare, anche se l’identità delle comunità rurali di un tempo è andata perdendosi dal secondo dopoguerra in avanti, con lo spopolamento delle campagne e l’esodo verso i centri urbani.

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Oggi l’economia locale non si basa più sull’agricoltura e sull’allevamento, anche se a Banchetta, Tana D’Orso, Tegli, Savignone, Crocefieschi, Valbrevenna, Fasciou, Casalino e Piani di Creto c’è chi ha deciso di mantenere in vita la tradizione rurale millenaria aprendo piccole aziende agricole e offrendo ai “cittadini” prodotti veramente genuini.
Ancora oggi come un tempo il tipo di agricoltura che si pratica in Valle Scrivia non è di tipo estensivo, ma si sviluppa su terreni limitati e si concentra su prodotti di nicchia, come la patata quarantina.
In generale le attività agricole sono condotte da aziende a carattere familiare e il lavoro viene svolto prevalentemente dal titolare dell’azienda agricola e dai suoi familiari. Le colture sono diversificate e legate alle stagioni. Spesso si privilegia la coltivazione di prodotti locali. Convivono ortaggi, patate quarantine e alberi da frutto.
Il paesaggio agrario si presenta piuttosto articolato e potenzialmente ricco di varietà locali interessanti. A questo proposito la Comunità Montana ha avviato un percorso di recupero delle antiche colture e delle lavorazioni tradizionali. Una ventina di coltivatori fanno parte del Consorzio della Quarantina costituito nel 2000. L’obiettivo principale è quello di controllare, promuovere e tutelare la produzione e la diffusione delle varietà locali. Nel 1999 la patata Quarantina bianca ha cominciato a essere riprodotta e commercializzata dopo averla curata dai virus che ne avevano intaccato la qualità.

ultimo aggiornamento di questa pagina: 29.01.2006