La difesa del suolo in Alta Valle Scrivia
Dopo la seconda guerra mondiale i paesi dell’Alta Valle si sono svuotati progressivamente. La popolazione montana è emigrata nelle città e nei paesi del fondovalle. I centri come Busalla, Casella, Savignone e Ronco Scrivia sono diventati dei veri poli di attrazione per le persone in cerca di lavoro nelle industrie.
Una delle conseguenze maggiori dello spopolamento della montagna e della decadenza della cultura contadina è il venir meno degli equilibri di un tempo tra l’uomo e la montagna.
Per centinaia di anni i contadini hanno presidiato il territorio pulendo il sottobosco e i sentieri, costruendo fasce e muretti a secco, trovando un equilibrio tra l’irruenza della natura e le necessità umane.
Con l’esodo della popolazione rurale verso il fondovalle la decadenza di campi, pascoli, boschi case, stalle, cascine e mulini è diventata inarrestabile. Tra i compiti istituzionali della Comunità Montana c’è la difesa del suolo per arginare il degrado delle risorse ambientali e degli insediamenti rurali con piani di recupero idrogeologico, per intervenire in caso di dissesto idrogeologico e per tutelare il territorio.
Le risorse necessarie arrivano dai finanziamenti disposti con leggi regionali e statali, ma l’ente interviene anche con risorse proprie, in particolare per le manutenzioni dei rivi e dei torrenti.